Il Podere
Sociale
I molteplici campi di attività agro-zootecniche che
collegano il mondo agricolo alle competenze del sociale, dell’educazione e della
formazione, mettono a disposizione delle pratiche nelle quali le risorse del
mondo agricolo, con i suoi spazi, tempi, cicli biologici e stili di vita,
offrono multiformi strumenti di inclusione, interazione, socializzazione e
formazione.
Il progetto di agricoltura sociale nasce da una
collaborazione tra l’azienda agricola “Lo Zoccolo Verde” e l’associazione onlus
FAMILIA di Sorano (GR) con due premesse iniziali:
1. Il ruolo svolto negli ultimi anni dal settore agricolo e
dai territori rurali è profondamente mutato. L’agricoltura oggi coniuga la
tradizionale funzione economico–produttiva con una forte valenza territoriale,
ambientale e sociale; la Legge Regionale Toscana 24/2010, disciplina quindi la
materia di agricoltura sociale e definisce come ‘podere sociale’ la conduzione
di attività agricole, zootecniche, forestali e altre, svolta con etica di
responsabilità verso la comunità e l’ambiente.
2. L’attuale normativa sociosanitaria nazionale e
regionale, considera determinante la realizzazione di un sistema integrato per
gli interventi ed i servizi sociali.
L’agricoltura sociale offre quindi vari contributi a
vantaggio degli abitanti del territorio e, incrementando la rete dei servizi
esistenti, contribuisce ad inserire degli elementi di solidarietà e
de-istituzionalizzazione della prevenzione del disagio, nei sistemi di
protezione sociale.
Perché attività e terapie assistite con le piante e con gli
animali degli animali
Le piante, con la loro caratteristica di staticità, non
mostrando alcun carattere di minacciosità e discriminazione nei confronti
dell’uomo, rappresentano l’opportunità migliore che la natura ci offre per
lavorare nell’ambito della relazione e del confronto con minori e adulti che
necessitano di attenzioni particolari.
Il prendersi cura di altri organismi ribalta la costante
condizione di svantaggio in cui si trova a vivere l’individuo portatore di
qualsiasi tipo di handicap e lo aiuta a sviluppare l’assunzione di
responsabilità, a crescere l’autostima ed a concorrere nella costruzione
positiva della propria identità.
Le attività agricole consentono inoltre di intensificare le
sollecitazioni sensoriali della vista, dell’udito, dell’olfatto, del gusto e di
tutta la dimensione motoria.
I ritmi dei processi produttivi agricoli, liberi dallo
stress che usualmente accompagna altre tipologie di lavoro, possono aiutare
coloro che hanno difficoltà a confrontarsi con la realtà a ricostruire,
attraverso l’osservazione e la partecipazione delle continue trasformazioni
degli organismi biologici, un rapporto con il tempo e con lo spazio.
Non ultimo, siccome il prodotto ottenuto (fiore, ortaggio,
uovo, altro) non conserva alcuna traccia dell’eventuale condizione di svantaggio
o disagio di coloro che hanno partecipato al ciclo produttivo, questi,
attraverso l’autoconsumo e/o la vendita, apporteranno un ulteriore fattore
terapeutico che interverrà a rinforzare l’autostima ed a stabilire relazioni con
l’ambiente esterno.
Nella relazione uomo-animale, l’animale è un amico e dà
vita ad un dialogo attraverso il quale il fruitore è aiutato a non sentirsi solo
nella sua condizione particolare ed a proiettarsi verso l’esterno in una
relazione non giudicante.
L’adulto o bambino portatore di difficoltà vive
costantemente in uno stato di dipendenza dall’adulto “sano”; l’animale permette
l’inversione di tale posizione e gli dà modo di controllare la situazione
uscendo fuori dal proprio isolamento.
L’adulto/bambino cede all’animale la propria diversità: non
è più lui che deve essere accudito, ma lui che accudisce, che cura l’altro e
cura la relazione, diventando perciò da soggetto passivo a soggetto attivo.
Gli interventi, rivolti sia ai bambini ospiti nella casa
FAMILIA, sia a soggetti svantaggiati provenienti dal territorio circostante,
sono attivati lasciando spazio alla ricerca di obiettivi comuni a varie
tipologie di utenti, nel pieno rispetto delle specificità del singolo individuo.
Possono trarre beneficio dalle attività assistite con le
piante e con gli animali tutti gli individui, minori e non, che presentano
problematiche inerenti alla sfera cognitiva, quella emotiva-relazionale e quella
affettiva.
Il progetto di agricoltura sociale prevede varie fasi e
ambiti di realizzazione all’interno dei quali, anche sulla base delle necessità
che verranno espresse dal territorio attraverso incontri con le Isitituzioni e
con il Terzo Settore e la stipula di convenzioni e accordi con Enti Locali e
ASL, ci si rivolgerà a:
• bambini e ragazzi (attraverso l’organizzazione di
corsi, laboratori, contatto con esperienze concrete di gioco e accudimento,
percorsi verdi, visite)
• minori e giovani in difficoltà (attraverso il
contatto con esperienze concrete, pratiche abilitanti, pratiche di avvicinamento
al lavoro)
• persone diversamente abili sul piano fisico e
mentale (mediante azioni di terapia colturale o legata al contatto con gli
animali, attività e terapia occupazionale, formazione, inserimento lavorativo)
• persone che necessitano di un recupero delle
proprie capacità in forme/luoghi/spazi/tempi/relazioni diverse da quelle usuali
e maggiormente vicini ai cicli naturali.
Il gruppo di collaboratori che si occupano delle attività e
delle terapie didattiche nelle diverse fasi di attuazione comprende:
imprenditore agricolo, operatori e tecnici agricolo-aziendali, agronomo,
zootecnico, operatori socio-educativi, esperta in arte terapia, neurospchiatra
infantile, psichiatra, pediatra, veterinario specializzato in medicina
comportamentale degli animali di affezione, psicologa, assistente sociale.